Il guanciale, come tutti i salumi italiani, è uno dei prodotti Made in Italy più amati al mondo. Polonia, Germania, Francia, USA e Cina sono tra i maggiori estimatori di questo taglio di suino delizioso, compendio perfetto in molte ricette ma buonissimo anche da mangiare da solo, accompagnandolo con una fetta di pane. L'export del guanciale rappresenta una delle punte di diamante all'interno del variegato mercato agroalimentare tricolore sia per quanto riguarda le vendite nazionali, sia in ambito di esportazioni europee ed extra-europee.

Carbonara, amatriciana, vellutate e trippa: quante ricette si possono realizzare con il guanciale! Il più delizioso, quello amatriciano, vanta un sapore ed una consistenza inimitabili. Oltre all'Abruzzo, altre regioni italiane producono un prodotto talmente delizioso da fregiarsi del titolo di prodotto tradizionale  - prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) -: Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Molise, Sardegna, Toscana e Umbria.

Frutta, verdura, cereali. E poi piante aromatiche e officinali. L'universo dei prodotti agricoli è vasto e variegato e annovera alimenti da agricoltura biologica come quelli ottenuti da una coltivazione più "tradizionale". Zucca, pomodori, mele, basilico ed altri alimenti importantissimi per la nostra salute, perchè ricchi di vitamine di ogni genere, di acqua (essenziale per il nostro corpo) e di proprietà nutritive utili a tenere vivo ed attivo il nostro organismo. Una tavola che si rispetti presenta a pranzo ed a cena piatti a base di verdure, legumi, cereali e frutta.

L'esportazione estera di frutta, verdura ed altri prodotti agricoli può avvenire tramite il contatto con la grande distribuzione oppure online. E' importante, prima di ampliare la propria attività all'estero, sapere quali prodotti poter esportare in tranquillità e cosa serve per poter spiegare le proprie ali in direzione Europa e Nazioni extra-europee in tutta sicurezza.
Partiamo con la documentazione necessaria a poter esportare i propri prodotti agricoli oltre i confini italiani:

• Fattura commerciale, che conterrà tutte le informazioni sul venditore e sul destinatario finale, comprese: ragione sociale, descrizione dettagliata della merce, Paese di origine della merce;

Sulle tavole degli Italiani non possono mancare porzioni di frutta, verdura ed altri freschissimi prodotti agricoli!
Il mito che ortofrutticoli, cereali o legumi non siano buoni va sfatato, perché grazie ad essi si possono realizzare gustosissime ricette, che possono al contempo essere anche nutrienti e ipocaloriche. Pensate, ad esempio, che con le carote possono essere creati dolci squisiti da far mangiare anche ai più piccini, per non parlare dei pomodori - da degustare da soli in insalata o da utilizzare per realizzare un sugo fresco e dal sapore irresistibile - o di mele e pere, deliziose se aggiunte alla classica crostata. Date libero sfogo alla fantasia e scoprirete che mangiare sano rallegrando le vostre portate sarà semplicissimo!

Sarà capitato a chiunque, esplorando il sottobosco, di trovare more, mirtilli, gelsi, ribes. Piccoli frutti di colore rosso o scuro o nero che oltre ad essere deliziosi sono una vera e propria fonte di nutrienti: vitamina C, acqua, fibre, sostanze fenoliche, sali minerali e fruttosio. Questi alimenti sono noti a tutti con il nome di frutti di bosco e sono ingredienti essenziali in numerose ricette (soprattutto dolci) o preparati (come le marmellate), ma sono anche buoni da "spilucchiare" freschi, dopo averli lavati con cura.

Varietà di frutti di bosco e relative proprietà

L'universo dei deliziosi frutti di bosco è davvero variegato; possiamo tuttavia citare i frutti più conosciuti e più consumati sulle tavole degli Italiani, mettendone in risalto le relative proprietà:

Il mercato di esportazione agroalimentare italiano registra, anno dopo anno, una sempre più incoraggiante crescita. Tra i prodotti nostrani più richiesti all'estero figurano latte e formaggi, pesce e frutta. A sorpresa, registra un incremento nelle vendite anche la categoria dei frutti di bosco: more, gelsi, ribes & co. hanno visto addirittura triplicare le proprie vendite all'estero! Merito, ovviamente, del sapore inconfondibile dei nostri piccoli alleati di salute, nonché della loro versatilità in cucina.

Crostate, gelati, cheesecake; e poi pollo, insalate miste, risotto. Se volete regalare un sapore particolare ed una consistenza unica alle vostre ricette dolci o salate, allora un bel cestino di frutti di bosco fa proprio al caso vostro! Freschi, congelati o sottoforma di marmellate, non potrete esimervi dall'avere nelle vostre cucine more, fragoline di bosco, lamponi. Il loro utilizzo in cucina è oramai sdoganato e il loro ventaglio di sapori al palato è irrinunciabile. 

Sono esteticamente carini ed alcuni di essi sono anche ottimi ingredienti per arricchire numerose portate della cucina italiana. Il fungo è un alimento affascinante e complesso, che deve essere raccolto e selezionato solo da esperti di micologia per evitare pericolose conseguenze per il nostro organismo.

I funghi sono dei vegetali particolari, perché sprovvisti di clorofilla e perché incapaci di fabbricare o elaborare autonomamente il proprio nutrimento. In natura esistono diverse varietà di funghi, non tutte commestibili; ecco perché vengono classificati in commestibili e velenosi e non commestibili. Spesso alla "bellezza" esteriore di un fungo corrisponde una pericolosità letale dello stesso se ingerito; incidenti dall'esito drammatico dovuti ad una raccolta boschiva effettuata da cercatori di funghi improvvisati sono ancora troppo frequenti, purtroppo. Il consiglio è, quindi, quello di affidarsi a mani più esperte o, in alternativa, di comprare funghi da venditori diretti o nei principali market ortofrutticoli, nonché in catene di grande distribuzione.

Il Made in Italy agroalimentare continua a mietere notevoli consensi all'estero. Tra i prodotti tricolore più gettonati troviamo anche i funghi, freschi oppure lavorati. E' possibile vendere ed acquistare porcini, ovoli, Champignon ed altre varietà commestibili naturali o essiccati, sottolio o sottoforma di gustosissimi paté. La scelta è davvero vasta ma è necessario, per una corretta esportazione, rispettare tutte le normative igieniche previste non solo dal Governo italiano, ma anche dalle diverse Nazioni estere.

Gli Italiani vanno matti per i funghi! Che siano freschi, essiccati o lavorati in qualsivoglia forma, non può mai mancare sulle tavole nostrane una portata a base del prezioso vegetale.
Tra i più consumati annoveriamo, ovviamente, i funghi porcini, che sono anche quelli più facili da riconoscere; seguono a ruota i funghi Champignon e le tipologie ritenute meno "nobili", ma ugualmente deliziose: chiodini ed ovoli, perfetto contorno ad un piatto di carne o accoppiata vincente con una calda porzione di patate. 

L'importante è non eccedere nella consumazione dei funghi, di non mangiarli crudi e di non conservare le varietà commestibili con funghi tossici e velenosi. L'assunzione è inoltre sconsigliata in caso di gravidanza ed allattamento, in caso di intolleranze a farmaci o altri alimenti e in caso di gravi patologie a stomaco, fegato, intestino e pancreas.

E' una delle spezie più conosciute, amate ed utilizzate in cucina. Lo zafferano è stato eletto a pieno titolo "oro giallo" perché pregiato e preziosissimo: ne basta davvero poco per insaporire qualsivoglia piatto! l'Italia entra di diritto tra i principali Paesi produttori ed esportatori di questa mitica spezia, seconda solo a Iran, India e Sri Lanka.

Tra le regioni italiane famose per la produzione di zafferano annoveriamo: Sardegna, Abruzzo, Toscana, Umbria e Marche; altre aree dello Stivale, tuttavia, stanno emergendo come nuove realtà in ambito di coltivazione dello zafferano, come la Sicilia e l'area delle Cinque Terre. Tra i principali acquirenti del nostro prodotto vi sono gli USA - da sempre innamorati della produzione agroalimentare Made in Italy - seguiti da Germania, Francia, Regno Unito e Brasile. Lo zafferano italiano è un prodotto di primissima qualità, che vanta un'esportazione oltre suolo tricolore di ben 16 tonnellate all'anno.

Sono pochi i prodotti agroalimentari che, oltre ad essere esteticamente belli, sono anche deliziosi. Lo zafferano è uno di questi: gli stimmi di colore arancione dai quali si ottiene la gustosa spezia, sono contenuti in un fiore molto delicato di colore violetto. Lo zafferano è ricchissimo di carotenoidi e glucosio e vanta comprovate proprietà stimolanti, toniche e sedative. Il sapore ed il colore che dona ad ogni pietanza nel quale viene inserito come ingrediente sono inconfondibili: alzi la mano chi non ha chiesto il bis di fronte ad un fumante piatto di risotto allo zafferano!

E' diventato ormai un alleato insostituibile nella nostra cucina: è lo zenzero, prezioso e speziato rizoma che può essere utilizzato per insaporire tisane, piatti dolci e portate salate. Dai comprovati poteri antinfiammatori e digestivi, lo zenzero può essere aggiunto sotto forma di polvere secca oppure si può grattugiare e consumare fresco. Avete mai provato dei deliziosi biscotti al pan di zenzero, tipico dolce delle festività natalizie? Perchè non testare il suo sapore piccante per insaporire un goloso piatto di pollo arrosto? Date sfogo alla vostra fantasia in cucina! Lo zenzero è come il colore nero, sta bene (quasi) su tutto!

Non esiste in cucina un ingrediente più utilizzato per realizzare prodotti salati e dolci. Dalla pizza alle torte, dalle scaloppine alle panature per fritti leggerissimi, la farina è uno dei must have delle nostre dispense, uno dei prodotti "salvaspesa" per realizzare qualsivoglia genere di ricetta. In commercio esistono infinite varietà di farina. Le più note, oltre alla classica (e raffinatissima) 00, sono:

• la farina integrale, macinata in pietra e ottenuta dalla lavorazione in macina, tra gli altri, di mais, farro, riso, segale. Priva di glutine, la farina di mais viene utilizzata per la preparazione, tra gli altri prodotti, della polenta. Il sapore delle farine integrali è particolare;

Avete voglia di un break dolce ma deciso al contempo? Basta scartare un torroncino! Il dolce italiano preparato con miele, zucchero ed albume d'uovo e ripieno di frutta secca è uno dei più acquistati e consumati e non solo nel tradizionale periodo natalizio. Numerose sono le varietà tricolore degustate da nord a sud: Cremona, Novi Ligure, e poi il torrone calabrese - quello di Bagnara Calabra è stato insignito del titolo IGP - , quello campano di Benevento, quello siciliano. Tutti prodotti dolciari di primissima scelta, da regalare come gustoso presente o da degustare a casa propria, in compagnia di amici e parenti.

E' buono e fa bene, oltre ad essere un valido alleato in cucina nella preparazione di piatti dolci e salati. Esistono diverse tipologie di riso in commercio, classificate in base alla dimensione e alla forma dei chicchi e per ognuna di esse esistono tempi di cottura diversi. Piccoli, semplici accorgimenti da seguire che però contribuiranno a portare in tavola delle pietanze squisite e sane, dal risotto agli arancini (o alle arancine!) preparate seguendo la tradizione gastronomica siciliana.

Tipologie di riso

Il riso viene classificato in quattro grandi categorie in base a forma e dimensione del chicco:

• Riso comune originario (cottura 12/13 minuti);
• Riso semifino (cottura 13/15 minuti);
• Riso fino (cottura 14/16 minuti);
• Riso superfino (cottura 16/18 minuti).

E' buona da sola e come condimento sulla pasta: la salsa di pomodoro è uno dei prodotti agroalimentari pù acquistati e consumati dagli italiani. Che sia semplice, verace o arricchita da "pezzettoni" di pomodoro, la salsa ha la capacità più unica che rara di donare ai piatti un sapore fresco, delicato, inconfondibile.

La salsa può anche essere insaporita con altri prodotti come erbe, spezie ed ingredienti vari: dal prezzemolo al basilico, dalla carne alle verdure fino al pesce, esistono infinite varietà di sughi già confezionati e pronti all'uso. Non c'è che l'imbarazzo della scelta, anche per quanto riguarda l'aspetto qualitativo ed economico.

Arricchire una pietanza con l'aggiunta di un unico condimento non è un sogno. Basta avvalersi della giusta salsa, "ciliegina" sulla torta di pietanze d'ogni genere, dolci o salate, per regalare al proprio palato un sapore inconfondibile, indimenticabile, che rischia di creare dipendenza!

Approfondiamo la conoscenza delle salse utilizzate su alimenti salati. Ne esistono in commercio moltissime, ognuna con specifiche caratteristiche. Le più note sono:

• Salsa piccante: originaria del Messico (e nota anche come salsa chili), vede nel peperoncino il suo ingrediente principe. Ad arricchire la salsa piccante altre verdure e spezie, quali cipolle e chiodi di garofano. La salsa piccante è ottima sulla carne, sulle verdure e persino per regalare un sapore deciso al riso;
• Salsa barbecue (BBQ):la regina delle salse per carni, specialmente se grigliate, la salsa barbecue viene realizzata con cipolla, miele, zucchero, peperoncino, senape, pepe nero e pomodoro. Il suo sapore è agrodolce e il suo colore è bruno;
• Salsa olandese: a scanso di equivoci, la salsa olandese è un prodotto ideato in Francia, nonostante il nome! La sua bontà, però, è indiscutibile! Si prepara con pochi, semplici ingredienti: burro, uova, succo di limone (o aceto), sale e noce moscata. La ricetta base della olandese può essere anche ingolosita con altri ingredienti, quali: capperi, senape, succo d'arancia. La salsa viene preparata come fosse una maionese;
• Salsa agrodolce: regina della cucina cinese - ma diffusasi rapidamente anche in Europa e in Nord America - la salsa agrodolce si realizza combinando due distinti sapori: quello agro (fornito nella ricetta base dall'aceto) e quello dolce (donato dallo zucchero). La ricetta originale può essere arricchita anche da altri ingredienti come la salsa di pomodoro, lo zenzero, il sale.

La valida alternativa alla pasta sulle tavole degli Italiani si chiama riso. Cereale costituito dalla cariosside dell'Oryza sativa, una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Graminacee, il riso ha origini antichissime: si stima che i primi resti di questo prezioso alimento siano stati trovati in Cina ben 7mila anni fa! 
Il riso, nelle sue innumerevoli varianti, è prodotto in gran parte del globo. I maggiori produttori italiani sono Piemonte e Lombardia, seguiti da Veneto, Emilia-Romagna, Friuli, Sardegna e Calabria.

Proprietà e benefici

Considerata valida alternativa non solo alla pasta, ma anche al frumento, il riso vanta notevoli proprietà benefiche per il nostro organismo:

Tra gli agrumi è forse quello più "controverso": non si mangia solitamente come un'arancia o un mandarino, ma ogni parte di cui è composto - dalla buccia al singolo spicchio - è utilizzato per realizzare bevande, insaporire alimenti, creare oli terapeutici o cosmetici. Il bergamotto può essere considerato a pieno titolo l' "oro della Calabria". Coltivato soprattutto nell'area di Reggio Calabria, questo agrume è ritenuto un elisir di bellezza e di lunga vita, grazie alle sue comprovate, innumerevoli proprietà.

Proprietà ed usi

Come tutti gli agrumi, il bergamotto è ricchissimo di vitamine e di antiossidanti. Numerose sono le proprietà contenute all'interno di questo prezioso frutto:

• aiuta a contrastare la forfora, è un antidepressivo naturale e fornisce energia;
• vanta proprietà antisettiche, antibatteriche, antimicrobiche e antimicotiche; aiuta a contrastare i radicali liberi e combatte l'insorgenza dell'acne; ha inoltre proprietà cicatrizzanti;
• contribuisce a tenere sotto controllo colesterolo e glucosio.

Bisogna ricordare, però, che il bergamotto non va assunto quotidianamente, giacché ricchissimo di acido citrico.

Come accennato in precedenza, è caso raro mangiare il frutto del bergamotto puro, mentre tutte le parti del frutto possono essere riutilizzati per la produzione di cosmetici, bevande, condimenti naturali:

Frutto dalle numerose proprietà e utilizzato non solo nel settore agroalimentare, ma anche in ambito cosmetico, farmacologico e come ingrediente essenziale di alcune bevande (alcoliche e non), il bergamotto risulta essere uno dei prodotti più rappresentativi del Made in Italy all'estero. I numeri degli anni trascorsi sono incoraggianti: l'esportazione di questo agrume oltre suolo italiano, coltivato soprattutto nell'area reggina, registra una percentuale sorprendente del 99 percento! Un vero e proprio attestato di stima per i produttori italiani di bergamotto, che ha visto fregiarsi della Denominazione d'Origine Protetta (D.O.P.) il Bergamotto di Reggio Calabria - Olio essenziale, un olio utilizzato come condimento ottenuto proprio da agrumi coltivati in questa specifica area.

Esiste una sempreverde "faida alimentare" che si infiamma sempre nel periodo natalizio: qual è il dolce delle feste preferito dagli Italiani, pandoro o panettone? Una risposta a questa domanda, probabilmente, non l'avremo mai; una cosa, però, è certa: panettone e pandoro sono due prodotti dolciari che contribuiscono a rendere grande l'Italia all'interno dei propri confini, ma anche nel resto del mondo.

Entrambi realizzati con maestria nell'area settentrionale del Belpaese - il panettone è originario di Milano, il pandoro di Verona - i due dolci si contraddistinguono per le origini antichissime e per la consistenza della propria pasta. Si tratta, in entrambi i casi, di dolci soffici, golosi, amati da grandi e piccini. Il panettone, a forma di cupola con la crosta superiore screpolata, si ottiene dopo una serie di fasi e dopo aver fatto lievitare naturalmente il dolce, che poi viene farcito con uvetta, frutta candita, scorzette di arancio e cedro. 

Orgoglio italiano all'estero, pandoro e panettone risultano tra i prodotti alimentari e dolciari più copiati da Nazioni straniere. Brasile, Perù e buona fetta dell'America Latina hanno, infatti, cercato di spodestare dal trono gli originali Made in Italy, talvolta mettendo a dura prova il mercato dell'esportazione nostrana. Gli originali, però, sono da sempre inimitabili: il sapore di panettone e pandoro tricolore non possono essere riprodotti da un'imitazione, seppure ben riuscita.

Salame, salsiccia, bresaola... e poi mortadella, prosciutto, speck: da nord a sud non esiste regione dello Stivale che non abbia la sua tipologia di salumi. Buonissimi, compagni perfetti in ogni momento della giornata - ma da consumare rigorosamente con moderazione! - i salumi si ottengono mescolando carne (di bovino, equino, suino, ecc.) con sale, erbe o spezie, talvolta conservanti. Generalmente i salumi si suddividono in due grandi "famiglie":

• gli insaccati, ovvero avvolti in una sorta di "guaina" esterna da rimuovere al momento dell'assaggio, spesso composta da intestini dell'animale o da materiali sintetici;
• i non insaccati, quelli cioè privi della guaina.

Italiani popolo di carnivori... o quasi. Nonostante una buona fetta di popolazione tricolore abbia abbracciato le filosofie vegana e vegetariana, la carne resta un must have delle tavole nostrane per un'altrettanto ampia fetta di popolazione. Il motivo è presto spiegato: si presta a numerose preparazioni, è possibile acquistarla a prezzi piuttosto accessibili, esiste in commercio in diverse varietà. 

Proprietà e controversie

Che sia bianca (come quella di pollo o tacchino) o rossa (come quella di bovino o suino), se consumata con moderazione una buona fetta di carne può fornire sostanze nutritive importantissime al benessere del corpo umano, come:

• proteine ad alto valore biologico;
• ferro (la carne equina, ad esempio, è raccomandata in caso di anemia e carenze serie di ferro);
• potassio, sodio, fosforo, zinco e selenio;
• vitamine del gruppo B (B1, B12 e B6);
• vitamine D, A, K.

Il Made in Italy spopola all'estero, soprattutto quando si parla di prodotti agroalimentari. La nostra cucina è una sorta di tesoro per alcune Nazioni europee ed extra-europee; è naturale, perciò, desiderare di riprodurre quegli odori e quei sapori che hanno fatto innamorare turisti o estimatori stranieri sulle tavole di casa propria, avvalendosi magari della materia prima proveniente proprio dal nostro Paese.

L'export tricolore di prodotti agroalimentari è regolamentato da rigide norme igienico-sanitarie e nel caso di carne o prodotti a base di carne italiana esistono alcune limitazioni.

La pasta è uno degli alimenti più amati e consumati dagli Italiani, in tutti i suoi formati. La più richiesta sulle tavole è la pasta fresca, che può essere realizzata in casa con pochi, semplici ingredienti: farina, uova e sale saranno sufficienti per ottenere un prodotto dal sapore inimitabile ed inconfondibile.

Formati di pasta fresca

Esistono numerosi formati di pasta fresca: lunghi, corti, ripieni. Scopriamo insieme quali sono le tipologie più "famose":

• Tagliatelle: chi non ricorda la celeberrima hit dello Zecchino d'Oro "Le tagliatelle di nonna Pina"? Questo formato di pasta lunga si sposa benissimo con ragù ed altri sughi a base di carne, ma anche con intingoli alle verdure;
• Scialatielli: formato di pasta lunga di tradizione partenopea, più spesso degli spaghetti;

La pasta è uno dei simboli del Made in Italy agroalimentari all'estero. Un mercato, quello del nostro prodotto, che anche oltre confini nostrani non conosce eguali: la pasta "industriale" tricolore riesce a conquistare ancora oggi un'ampissima fetta del mercato internazionale, con percentuali di vendita che arrivano a superare il 50 percento. Per quanto riguarda l'export della pasta fresca, i numeri sono più esigui, ma fanno ugualmente ben sperare in un incremento delle vendite internazionali di tagliatelle, trofie ed altri formati.

Mal di gola? Dolori articolari? Voglia di qualcosa di gustoso per far risalire la pressione sanguigna? Un rimedio naturale a tutti questi problemi è masticare un bastoncino di liquirizia! I fusti di questa resistentissima pianta erbacea perenne - che cresce soprattutto in Asia ed in Europa meridionale - non sono solo "terapeutici", ma anche deliziosi, grazie al particolare sapore che sprigionano sin dal primo assaggio. La liquirizia può essere masticata "pura" (sotto forma di bastoncino), oppure può essere utilizzata in svariate ricette o bevande (famosissimo è il liquore alla liquirizia, utilizzato come digestivo); è possibile, inoltre, regalarsi un "break" dolcissimo grazie alle caramelle o alle sempreverdi rotelline al sapore di liquirizia, queste ultime amate soprattutto dai più piccoli.

Liquirizia: proprietà, benefici e controindicazioni

Ricca di glicirrizina, la liquirizia contiene anche numerose vitamine e principi nutritivi che contribuiscono a mantenere il nostro organismo in salute, con dolcezza. In particolare, la liquirizia contiene:

• Vitamine B1, B2, B3, B5 e vitamina E;
• Flavonoidi;
• Minerali, quali: calcio, colina, ferro, fosforo, magnesio, potassio, silicio, selenio e zinco.

La liquirizia nostrana è un prodotto che non conosce rivali, soprattutto dal punto di vista qualitativo. Non solo le grandi aziende, ma anche le realtà regionali più piccole sono riuscite ad imporsi sul mercato internazionale, fregiandosi in alcuni casi dell'ambito titolo DOP (Denominazione d'Origine Protetta): caso eclatante è, in tal senso, quello calabrese, regione dove il prodotto viene lavorato nella sua forma originaria o viene essiccato in diverse province; non manca, inoltre, l'attività d'estrazione del liquido della liquirizia per realizzare bevande o altri prodotti. Altro grande coltivatore e produttore di liquirizia in tutte le sue varianti è l'Abruzzo.

E' uno degli ingredienti basilari per realizzare impasti dolci o salati. Cosa accomuna la pasta fatta in casa, i biscotti, la pizza e le torte? Semplice: la farina!

La polvere bianca dalla consistenza del talco è uno dei prodotti agroalimentari più venduti ed utilizzati nella nostra cucina; tuttavia, si fa presto a parlare di farina. Il prodotto, risultato della macinazione di frutti secchi, semi di piante o grano tenero, esiste in commercio in numerose varianti. La classica farina bianca - la 00, quella più utilizzata da chef e neofiti dei fornelli - è quella più raffinata e ricca di glutine (la cui presenza sulle confezioni, talvolta, viene indicata da un valore numerico alto affianco alla lettera W), per questo sconsigliata ai celiaci o agli intolleranti al glutine. Niente paura, però: in commercio esistono valide alternative per permettere a chiunque di poter cucinare e poter assaggiare piatti preparati con la farina. Tra le più importanti, ricordiamo:

• le farine composte di cereali (mais, segale, farro, Atta...);
• le farine ottenute da altre tipologie di piante (grano saraceno, canapa, moringa...);
• le farine di legumi (ceci, lenticchie...);
• le fecole (patate, castagne e tapioca, quest'ultima utilizzata per le pappe dei più piccoli).

La farina è una preziosissima "miniera d'oro" per l'import/export italiano. I numeri parlano chiaro: nel mondo il Belpaese ha esportato quasi 200mila tonnellate della versatile polvere bianca, acquistata soprattutto da USA, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. Un settore, quello della vendita di farina oltre i confini italiani, destinato ad aumentare ulteriormente. Dalla 00 alla farina di tipo 2, senza dimenticare quella integrale, non esiste tipologia di farina tricolore che non faccia gola all'Europa e al resto del mondo.

Non c'è pranzo che si rispetti che non includa un bel piatto di pasta alla salsa di pomodoro. La salsa, ingrediente immancabile nelle nostre cucine, regala al piatto un sapore leggermente acidulo, ma inconfondibile e, soprattutto, irresistibile.

Tutto merito del pomodoro, ricchissimo di principi nutritivi e dal basso contenuto calorico: basti pensare che persino gli Aztechi amavano degustare la salsa al pomodoro! Questo straordinario prodotto non si usa solo sulla pasta, ma anche sulla pizza, sulla carne, con le uova o si può degustare anche da solo (ricordate la famosa "pappa al pomodoro" oggetto di una celeberrima canzone?). 

Esistono in commercio diverse tipologie di salse e sughi, dalla classica (liscia e priva di pezzi di pomodoro o altri residui) alla verace (più corposa), dal ragù (in tutte le sue declinazioni) alla salsa insaporita con pesto, olive, verdure varie. La preparazione della salsa è diversa a seconda delle aree regionali nelle quali si prepara: al centro-nord dello Stivale, ad esempio, al pomodoro schiacciato si aggiunge un soffritto di sedano, carota e cipolla; il tutto viene successivamente portato a bollore. Nel centro-sud Italia, invece, al pomodoro viene aggiunto solo uno spicchio d'aglio intero; il tutto viene prima rosolato a fiamma media, per poi subire schiacciatura a fine cottura.

I mercati esteri amano i prodotti Made in Italy e la salsa di pomodoro non fa certo eccezione. La regione italiana regina della produzione e dell'esportazione di questo gustoso condimento è la Campania; numerose sono, però, grandi aziende e piccole realtà che realizzano salse di pomodoro di altissima qualità su tutto il territorio e che contribuiscono a rendere la nostra Nazione leader nell'esportazione, contendendosi un'ideale medaglia d'oro con gli Stati Uniti.

L'incremento delle vendite estere della nostra salsa è legato anche ad un innalzamento dell'esportazione del pomodoro e di tutti i prodotti che lo contengono come ingrediente principale: numeri incoraggianti, che i produttori si augurano possano salire ulteriormente.

Non esiste crisi per il settore della cioccolateria italiana! Dai fondenti ai pralinati, da quelli al latte ai ripieni di frutta secca, i cioccolatini Made in Italy figurano ancora oggi tra i prodotti dolciari più amati all'estero. Un settore, quello della cioccolateria tricolore, che fa registrare una continua ascesa soprattutto in ambito di esportazioni estere: tra le Nazioni più "innamorate" del nostro prodotto figurano Arabia Saudita, Australia, Germania, Israele e Stati Uniti. Un segnale importante non solo per le grandi aziende produttrici ma anche e soprattutto per gli artigiani del cioccolato, abilissimi ad ingolosire persino i clienti più esigenti.

La domanda è semplice quasi quanto la risposta che ne deriva: quale dolce non può assolutamente mancare sulle nostre tavole a Natale e non solo? Ovvio, il torrone! Questo straordinario prodotto dolciario, realizzato solo con albume d'uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole tostate e ricoperto da due strati d'ostia, viene considerato da sempre uno dei regali più graditi. Che sia in formato mattonella o sotto forma di piccoli torroncini, questo alimento vi conquisterà grazie al suo gusto inconfondibile ed al suo gioco di consistenze tra la parte esterna ed il suo ripieno.

Si divide il primato di dolce natalizio più degustato con pandoro e panettone il torrone Made in Italy, leccornia amata anche all'estero. Il torrone nostrano non è solo delizioso: esso, infatti, è stato anche insignito del titolo di Prodotto agroalimentare tradizionale italiano (PAT), ulteriore certificazione di qualità per uno degli alimenti dolciari più esportati all'estero.

Tra le migliori varietà italiane di torroni, ricordiamo:

• Torrone tenero al cioccolato aquilano (Abruzzo), morbido al cacao, miele e vaniglia;
• Torrone di Guardiagrele (Abruzzo), simile al croccante e realizzato con mandorle intere tostate mescolate a zucchero, frutta candita e cannella;
• Torrone gelato (Calabria), morbido e composto da essenze aromatizzate di diversi agrumi, e zucchero fondente a vari colori, a cui vengono aggiunti canditi e mandorle, ricoperto da una camicia di cioccolato;
• Torrone di Benevento (Campania);
• Torrone di Cremona (Lombardia).

Autunno, tempo di frutta secca e semi oleosi. Sono buone e fanno bene alla salute le noci, frutto degli alberi del genere Juglans. Protetto dal guscio che può essere riutilizzato come combustibile, il gheriglio della noce è la parte commestibile del frutto. Esso viene consumato nella sua interezza, o privato della classica pellicina color marrone che lo avvolge. La noce è un'alleata  preziosa in cucina: può essere utilizzata nei dolci, come ingrediente per le insalate, persino nei tortellini, grazie al suo gusto particolare capace di esaltare anche la ricetta più banale.

Noci: proprietà e benefici

Le noci sono ricchissime di Omega 3 oltre che di una svariata quantità di minerali: Potassio, Magnesio, Calcio. Non mancano le proteine vegetali e le calorie, utilissime per produrre energia benefica per il nostro corpo (proprio per questo l'assunzione di noci è consigliata a sportivi ed atleti).

Brasiliane, Pecan, Macadamia: sono solo tre delle innumerevoli varietà di noci presenti in commercio e utilizzate sulle tavole italiane e non solo. Nonostante il maggior esportatore di questo prezioso frutto sia la Cina -seguita a ruota da USA, Francia, Cile ed Australia - il nostro prodotto agroalimentare non è da considerarsi inferiore a nessuno. 

L'Italia ha però bisogno di far conoscere il proprio prodotto per poter competere a livello internazionale con super potenze come, appunto, gli Stati Uniti. In tal senso, l'e-commerce gioca un ruolo fondamentale, aprendo una vera e propria finestra virtuale sul globo e fornendo a piccoli e grandi produttori del settore enogastronomico la possibilità di entrare in contatto con possibili acquirenti con il minor numero di "filtri" possibili.

Potremmo tranquillamente considerarlo l'avversario più agguerrito del caffè: il tè, bevanda originaria della Cina, ha lentamente conquistato nel mondo un'ampissima fetta di estimatori. Alzi la mano chi non è mai ricorso al classico tè delle cinque per ritagliarsi un attimo di pausa, sorseggiando una delle innumerevoli varianti di questo caldissimo liquido scuro.

Infuso o decotto ottenuto dalle foglie della pianta legnosa Camellia sinensis, il tè vanta una vastissima gamma di aromi; attualmente troviamo sul mercato anche la variante "fredda", in brick o bottiglie da tenere in frigo, pronte per regalarsi una deliziosa pausa ristoratrice.

Nonostante sia il caffè la bevanda italiana più venduta all'estero, stanno lentamente crescendo anche le quotazioni del nostro tè nel mondo. Che sia nero, verde o bianco, il tè Made in Italy sta vivendo dal 2017 un periodo di ascesa nell'export europeo e mondiale. Secondo alcuni studi, infatti, si prevede un'impennata nelle vendite di tè italiano a partire dal 2021; del resto, la calda bevanda dai natali orientali è sempre stata una delle punte di diamante dell'import/export del Belpaese assieme al sopracitato caffè e spezie varie.

Vendere tè all'estero online

Grazie all'avvento dell'e-commerce è possibile aumentare significativamente le vendite di prodotti italiani all'estero, compreso il buonissimo tè, rispettando tutte le norme igienico-sanitarie richieste dai mercati esteri; in tal senso è importantissimo avvalersi di un portale serio, professionale, tanto facile nell'utilizzo quanto trasparente nel rapporto tra venditore e cliente e durante la delicatissima fase delle transazioni economiche.

Talvolta da un errore si può generare un vero e proprio miracolo. Caso eclatante di quest'affermazione è rappresentato dal Gorgonzola, uno dei formaggi principe della tradizione casearia italiana nato, secondo una leggenda, quasi per caso dalla "somma" involontaria di due cagliate. Quel profumo inconfondibile, quelle venature che regalano alla forma un aspetto "marmoreo", ma soprattutto il suo sapore deciso e speziato - con sfumature diverse nelle varianti dolce e piccante - hanno permesso al formaggio nato nella provincia milanese di fregiarsi del marchio D.O.P. (Denominazione d'Origine Protetta) e di diventare uno dei prodotti agroalimentari nostrani più conosciuto e amato al mondo.

Proprietà del Gorgonzola

Esiste un mito da sfatare in caso di Gorgonzola: il formaggio non è così ricco di grassi come si crede, anzi! Un etto di gorgonzola e cento grammi di carne magra di vitello posseggono lo stesso quantitativo di colesterolo, che si aggira attorno ai 70 grammi circa. Il formaggio lombardo, privo di glutine, è altresì ricco di:

• minerali e vitamine, che ne garantiscono una digeribilità senza precedenti;
• spermidina, che aiuta a prevenire l'insorgenza di tumori e di malattie come il morbo di Prkinson o l'Alzheimer

Il Gorgonzola è privo invece di conservanti e lattosio; può essere usato in innumerevoli ricette, abbinato ad alimenti come verdure (crude o cotte) e frutta, con salse, miele e polenta.

Il Gorgonzola è uno dei prodotti più amati e richiesti anche sulle tavole estere e, per questo, è anche uno dei più imitati. Un sapore inconfondibile, però, che difficilmente può essere emulato dai suoi "concorrenti", ma che l'Unione Europea - assieme ad USA e Cina - ha deciso di proteggere con forza, al fine di garantire anche sui mercati extra-italiani la presenza dell'autentico Gorgonzola DOP tricolore.

Il Gorgonzola, del resto, è uno dei formaggi nostrani più conosciuti e degustati oltre i confini dello Stivale ed i crescenti numeri dell'export negli anni lo confermano: il formaggio lombardo ha registrato un incremento significativo nelle vendite a partire dal 2014, assestandosi al terzo posto tra i formaggi italiani più esportati all'estero.

Sono le regine incontrastate dell'autunno, simbolo di quella stagione ponte tra la bollente estate e il gelido inverno. Presenti sul mercato in diverse varianti - fresche, essiccate, sotto forma di farina, solo per citare i formati più noti - garantiscono un apporto importante di principi nutritivi oltre ad un gusto inconfondibile. Le castagne sono amate da tutti, grandi e piccini e - aspetto ancor più importante - fanno davvero bene alla salute. Se vi state chiedendo perchè, continuate a leggere questo post e preparatevi a fare incetta di frutti del castagno.

Proprietà e benefici delle castagne

Consigliate in caso di inappetenza o agli sportivi, le castagne sono una vera e propria miniera di principi essenziali a mantenere in forze il nostro organismo, specie nel periodo dell'anno più delicato in assoluto: l'autunno, durante il quale le temperature si abbassano gradualmente e il nostro organismo ha bisogno di essere più protetto da questi sbalzi stagionali.

Le castagne sono ricche di:

• Ferro, Potassio e Magnesio;
• Fosforo, fibre, Acido Folico;
• Vitamine B2 e PP.

Valide alleate in caso di gravidanza, le castagne sono però anche ricche di carboidrati: il consiglio è quindi quello di consumarle con moderazione... impresa difficile, data la loro straordinaria bontà, ma non impossibile!

Le castagne italiane non conoscono rivali. Nonostante attualmente i numeri dell'export non siano entusiasmanti come quelli registrati nel periodo compreso tra il 2004 e il 2008, la frutta nostrana si è ugualmente ritagliata una posizione di prestigio nel mercato estero. Del resto, il "pane dei poveri" tricolore (le castagne sono state alimento prediletto dei meno abbienti nei secoli passati) vanta numerose varietà insignite della sigla IGP (Indicazione Geografica Protetta). Tra queste, ricordiamo: la castagna di Montella (nell'avellinese), buccia sottile, polpa bianca e dolce; quella di Vallerano (Lazio), croccante e dolce; la castagna di Cuneo (Piemonte), gustosa sia fresca che secca (il processo di essiccazione si realizza ancora alla "vecchia maniera", con il fuoco all’interno di strutture in muratura, chiamate “secou”).

Dolcissima, nutriente, valida alleata di un'alimentazione equilibrata anche in caso di dieta vegana. La mandorla, appartenente alla categoria della "frutta secca", è un seme oleoso della pianta del mandorlo ed è non solo commestibile, ma anche squisita!

Esistono in natura due tipologie di mandorla: la dolce, quella più consumata ed utilizzata come ingrediente soprattutto nei dolci, e l'amara, della quale il consumo va gestito con moderazione, a causa della presenza all'interno del seme di amigdalina: essa, infatti, può rilasciare cianuro, pericoloso e, purtroppo, addirittura mortale. Le mandorle amare, quindi, sono ingrediente maneggiato con parsimonia e spesso associato alle più salutari mandorle dolci in prodotti quali amaretti, liquori ed estratti per dolci.

Per quanto concerne l'import/export di frutta secca nel mondo, l'Italia si conferma una delle Nazioni leader nella vendita. Le mandorle, in particolare, sono uno dei semi oleosi più prodotti e venduti all'estero, con una crescita della richiesta dovuta proprio all'avvento dell'e-commerce. 

Nonostante il produttore ed esportatore leader del prezioso seme sono gli USA, il prodotto italiano possiede un gusto ed una qualità secondi a nessuno. Oltre alla Sicilia, altre due regioni italiane offrono un prodotto di qualità da servire sulle tavole nostrane ed internazionali: Sardegna e Calabria.

E' uno dei capisaldi del Made in Italy anche all'estero: il nostro caffè piace, eccome! Nonostante i maggiori produttori di caffè siano i Paesi SudAmericani e SudAfricani - Brasile in testa - il Belpaese ha ottenuto risultati significativi nel 2020 per quanto riguarda il settore dell'export: con 1,4 miliardi di euro, infatti, l'Italia si pone al secondo posto (ex aequo con la Germania) dei Paesi esportatrici del famigerato oro nero, dietro solo alla Svizzera.

Il motivo è semplicissimo: il caffè italiano offre un sapore ed un'aroma senza uguali, mantenendo intatto il rapporto qualità-prezzo. Che sia in chicchi, in cialde o nel classico formato in polvere, non esiste un momento più piacevole nella giornata di una persona di quello in cui sorseggia una tazza di caffè scuro fumante.

Nonostante la drammatica situazione nella quale le nostre api stanno versando (e che ha provocato la mobilitazione di importanti associazioni ambientaliste per evitarne l'estinzione), il miele resta uno dei prodotti alimentari e non solo più amati da Italiani e stranieri. Il vischioso liquido ambrato, oltre ad essere un ottimo dolcificante possiede proprietà curative e cosmetiche per nulla trascurabili. Il miele, infatti, vanta proprietà cicatrizzanti ed è un rimedio perfetto in caso di pelle del viso secca o spenta.

Le innumerevoli virtù presentate da questo dolcificante naturale lo rendono uno dei prodotti più appetibili all'estero e in tal senso l'e-commerce rappresenta un'attrattiva più che "succulenta" sia per le grandi aziende che per i produttori locali di miele. Il motivo? Presto detto: la vendita on-line permette una promozione del prodotto attiva praticamente 24 ore su 24. Le Nazioni più interessate al nostro prodotto sono Australia, Stati Uniti, Francia, Cina, Germania, Giappone, Grecia e Cina.