Quant'è buono il Petroselinum crispum! D'accordo, forse con questo nome non sarà facile capire di quale straordinaria pianta stiamo parlando: si tratta del sempreverde prezzemolo, re delle spezie sulle nostre tavole ricco di proprietà nutritive che lo rendono un alleato prezioso per la nostra salute, e ovviamente anche per il nostro palato!
Il prezzemolo è una pianta originaria delle aree mediterranee; cresce spontaneamente ma può essere anche coltivato in casa in vaso, a patto di conservarlo in un luogo ombreggiato, ad una temperatura fra i 20-26 gradi e protetto da un telo di plastica sino alla germogliatura dei semi. Se il pollice verde però non fosse esattamente il vostro forte, potrete tranquillamente comprare il prezzemolo sotto forma di classici mazzetti o anche in barattolo, in versione essiccata.
Il Made in Italy nel mondo è sinonimo di garanzia e di freschezza del prodotto, specialmente in campo agroalimentare. Non fa eccezione il verdissimo prezzemolo, che può essere acquistato sotto forma di piantina, in classici mazzetti, surgelato, sotto forma di semi da coltivare o essiccato, confezionato in piccoli barattoli di vetro.
La richiesta di prezzemolo nostrano da parte dei mercati esteri ha fatto registrare una significativa crescita.
E' una delle bevande più amate, gustate, acquistate in tutti i suoi formati, dal chicco alla cialda. Prendere una tazzina di caffè fumante è divenuto oramai un vero e proprio rito nelle case degli Italiani, ma anche al bar, sul posto di lavoro, all'università.
Cosa rende questo "liquido" nero così unico? Il caffè si ottiene dalla macinazione dei semi di un albero tropicale sempreverde appartenente alla famiglia delle Rubiacee e la sua "genesi", incredibile ma vero, è da localizzare nelle aree dello Yemen e dell'Etiopia. Nel corso del XVII secolo la bevanda divenne famosissima in Europa, dove si assistette ad un vero e proprio boom di apertura di botteghe del caffè ove ritrovarsi per sorseggiare una tazza di fumante "oro nero".
E' uno dei salumi più amati e consumati dalla popolazione italiana, in entrambe le sue "varianti" - crudo o cotto -. Stiamo parlando, ovviamente, del prosciutto, che si ottiene dal taglio della carne del maiale, più precisamente della coscia (arto posteriore).
Come anticipato, il prosciutto si suddivide in due tipologie:
Sono i re delle tavole italiane, abbinabili praticamente con tutto - dal melone alla pasta, dai formaggi al pane - e rappresentano una fetta a dir poco importante dell'export tricolore: stiamo parlando del prosciutto cotto e, soprattutto, del prosciutto crudo, quest'ultimo disponibile in innumerevoli varietà e che vede nel crudo di Parma il leader incontrastato dell'import/export, specialmente in Europa.
I numeri parlano chiaro: nel Vecchio Continente sono state registrate significative percentuali di acquisto del delizioso salume, con in testa la Francia che ha incrementato gli acquisti di prosciutto nostrano del 7%. Anche Germania e Regno Unito non scherzano ed è in ulteriore aumento anche la richiesta di crudo e cotto in Nazioni extra-europee quali il Giappone, gli USA ed il Canada.
E' considerato valido sostituto dello zucchero e viene utilizzato da solo o combinato a vari ingredienti per ricette gustose oppure come dolcificante per latte, the, tisane. Il miele è ritenuto da sempre una vera e propria panacea per i mali di stagione, mal di gola in primis. Prodotto dalle api - che trasformano nettare e melata (secrezioni di alcuni insetti) nell'oro viscoso e dolcissimo che tutti noi conosciamo e amiamo - il miele è un alimento composto da zuccheri semplici che ne esaltano le qualità energetiche ed ha un potere calorico minore rispetto a saccarosio, fruttosio e al comune zucchero bianco.
E' uno dei prodotti alimentari italiani più amati all'estero, soggetto ad imitazioni mal riuscite e dal sapore a dir poco inimitabile. Il Parmigiano Reggiano è il re delle tavole italiane, da mangiare in scaglie o in formato grattuggiato. Aggiunto ad ogni tipologia di piatto, dalla pasta alla carne, regala un aroma ed un gusto inconfondibile.
Soggetto ad una stagionatura minima di dodici mesi - che può "dilatarsi" sino ad oltre 72 mesi! - il Parmigiano è ricchissimo di sostanze nutritive preziose per il nostro organismo. Tra queste citiamo:
Nonostante le "brutte" imitazioni, il Parmigiano Reggiano non conosce rivali, né dal punto di vista qualitativo, né per quanto riguarda l'aspetto più "profano": quello delle vendite.
I dati risalenti al mese di agosto parlano chiaro: il prodotto italiano - uno dei più amati oltre i confini italici - ha registrato un incremento significativo nel settore export, così come riportato dal sito ufficiale del prodotto D.O.P.: tra gli altri, Paesi Bassi (+31,6 percento), Belgio (+31,3 percento), Germania (+16 percento), Regno Unito (+15,2 percento). I dati più promettenti riguardano però le aree extra-europee: in Canada, addirittura, l'esportazione del prezioso formaggio ha registrato un incremento del 153 percento!
E' divenuto rapidamente un alleato della nostra cucina e della salute, complici un sapore speziato che ben si presta ad ogni genere di preparazione e innumerevoli proprietà benefiche per il nostro organismo. Stiamo parlando dello zenzero, la cui vendita italiana sta vivendo un rapido incremento.
Il nostro Paese sta infatti diventando una realtà importante nella produzione e nell'esportazione dello zenzero anche all'estero. Recentemente, grazie alla partnership di quattro aziende leader nella frutticoltura italiana, è nato il Consorzio Zenzero Italiano, la filiera italiana che riunisce tutti i produttori di questo miracoloso rizoma aventi marchio registrato.
L'Italia è una delle Nazioni leader nella produzione e vendita dei limoni. Nel 2018 il Belpaese ha prodotto quasi 380mila tonnellate del prezioso agrume, occupando un posto importante nella top 15 dei maggiori produttori mondiali di limoni e lime. I numeri sono promettenti e sono destinati a salire, anche perché quasi tutta l'area meridionale del nostro Stivale coltiva ed esporta in tutto il mondo un prodotto di primissima scelta.
Sicilia, Calabria e Campania basano una buona fetta della propria economia agricola proprio sulla coltivazione dei limoni, i quali vengono poi raccolti, lavorati e rivenduti sia in versione "naturale" che sotto forma di canditi, liquori (il limoncello è uno degli alcolici più amati in Italia e non solo), oli o come ingrediente in numerose preparazioni dolci, salate, cosmetiche.
Non esiste occasione che non possa essere addolcita da una golosa confezione di cioccolatini! Che siano al latte, fondenti, alle nocciole o in qualunque altra variante, non è possibile resistere alla tentazione di scartarne almeno uno!
Scandiscono ogni momento della nostra giornata, sono alla portata di ogni palato e sono un pensiero sempre gradito: stiamo parlando degli amatissimi cioccolatini! L'Italia è una delle Nazioni leader nella produzione di questo dolcissimo prodotto, uno degli alimenti maggiormente acquistato dalle famiglie nostrane e non solo. Le aziende che producono cioccolatini difficilmente conoscono crisi: eccetto che nel periodo estivo, i cioccolatini sono consumati praticamente in ogni momento.
E' una pianta erbacea dai molteplici usi e dalle infinite, benefiche proprietà. Stiamo parlando dello zenzero, ingrediente fondamentale in numerose ricette dolci e salate, il cui sapore pungente e speziato caratterizza anche diverse bevande, dalle caldissime tisane all'arcinoto ginger ale. Il suo utilizzo in cucina è oramai sdoganato da tempo, grazie anche alla crescente produzione nostrana e alle innumerevoli "forme" con le quali questa preziosa spezia viene immessa sul mercato: oltre allo zenzero fresco, infatti, è possibile acquistare questo prezioso alleato in cucina e non solo sotto forma di polvere, cristalli, secco o addirittura candito.
mai tentazione fu più golosa! Che sia gustata sotto forma di barretta, di bevanda calda o nelle varianti "pasquali", la cioccolata non solo è buona ma, stando ad ulteriori studi, fa persino bene! La più salutare è la sempreverde fondente, ma nessuno riesce a resistere a peccati di gola come la cioccolata bianca, quella al latte, quella "arricchita" da frutta secca.
La cioccolata è senza dubbio uno degli alimenti maggiormente consumati e, quindi, tra i più venduti non solo sul mercato italiano, ma anche e soprattutto internazionale.
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E' uno degli agrumi più amati. Il suo sapore fresco ed aspro ed il suo aroma inconfondibile lo rendono un alleato insostituibile in cucina, ma anche re della cosmesi, essendo uno degli ingredienti principali di creme, profumi, bagnoschiuma e di un'infinità di prodotti per viso, corpo e capelli. Stiamo, ovviamente, parlando del limone!
Il prezioso agrume, dalla inconfondibile buccia ruvida di colore giallo, è ricco di benefiche proprietà per il nostro organismo:
I limoni vantano un fortissimo potere antisettico, antiemorragico, disinfettante, antinfiammatorio e depurativo. Nel periodo invernale, in particolare, non c'è niente di meglio che sorseggiare un caldo the al limone o una energizzante spremuta di arance e limoni per fare un supercarico di vitamine: provare per credere! Il limone, inoltre, può essere letteralmente sfruttato a 360 gradi, dalla buccia alla polpa: non si butta via niente, in cucina così come in cosmesi e in aromaterapia!
I limoni italiani, inoltre, si caratterizzano per un sapore ed un profumo più unico che raro: non a caso il giallo agrume è una delle colonne portanti del Made in Italy anche all'estero, con vendite che superano le 300mila tonnellate annue: un piccolo gioiello dell'export tricolore che non finisce mai di conquistare i palati anche più sopraffini.
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L'Italia e la Francia hanno sempre avuto uno stretto rapporto durante tutta la loro storia. Vuoi per la vicinanza, vuoi per la loro stessa storia, oggigiorno la Francia è il secondo sbocco più grande per l'esportazione del Made in Italy. E, ovviamente, questo vale anche per l'agroalimentare. Non a caso, infatti, la Francia è al secondo posto, dopo la Germania, per importazione dell'agroalimentare Made in Italy. Un successo dovuto sia alla vicinanza geografica che alla qualità dei cibi, indubbiamente.
Esportare prodotti agroalimentare può sembrare un lavoro relativamente semplice. Specialmente se i prodotti alimentari da esportare sono Italiani. Chi non ama il Made in Italy nel mondo? O meglio, chi è che non conosce il Made in Italy? Lo conoscono tutti come garanzia di qualitù, bontà e cibo di un altro livello.
Tuttavia, com'è facilmente intuibile, esportare prodotti agroalimentari non è un lavoro semplicissimo. O meglio, potrebbe esserlo, ma bisogna tenere in considerazione diversi fattori.
La colomba Pasquale è un dolce tipicamente italiano, uno dei simboli dei dolci festivi del Made in Italy. La sua creazione risale al 1930, precisamente in Lombardia per mano della Motta, una delle più grandi aziende dolciarie del Paese. Inizialmente diffusa solo in un'area limitata, si è poi estesa non solo a tutta Italia, a livello commerciale, ma è diventato un vero e proprio tradizionale dolce pasquale.
Il cioccolato di Modica è uno dei maggiori esemplari dell'agroalimentare Made in Italy. Si tratta di un cioccolato particolare, ruvido e opaco perchè lavorato a freddo e questo porta alla presenza di granuli di zucchero. Spesso viene anche arricchito con spezie e altri aromi, oltre all'assenza totale di burro di cacao. Quest'ultima caratteristica lo rende non solo molto più puro, ma anche più leggero e meno grasso rispetto alle altre tipologie di cioccolata.
Ma conoscete davvero tutto sul cioccolato di Modica?
Ci sono guerre, nel mondo, delle quali non ci accorgiamo. E capita sempre più spesso, come nel caso delle guerre economiche. L'inasprimento dei dazi tra due potenze come la Cina e gli Stati Uniti d'America può sembrare una cosa irrilevante per noi, ma già questo è un errore. Si tratta di una politica che poterva già portare dei danni all'UE e all'Italia, e ancora di più da quanto i dazi si sono estesi anche all'Italia.
Secondo un'indagine di mercato, circa la metà dei cinesi benestanti non conoscono i prodotti agroalimentari Made in Italy. Peggio ancora, ben sette cinesi benestanti su 10 conoscono il vino solo in quanto prodotto Francese. Insomma, i ricchi cinesi conoscono la pasta, il Barolo, la nutella, il Tiramisù, la Ferrero, Illy e poche altre eccellenze. Per il resto hanno poca o nessuna idea di quali siano davvero i prodotti italiani.
La Mortadella di Bologna IGP è uno dei prodotti agroalimentari Made in Italy più esportati al mondo. In numerose variazioni, ha una storia secolare e ancora oggi è desiderata ovunque e utilizzata per i piatti più svariati.
Ma conoscete tutti i segreti di questo prodotto?
La Russia è uno dei mercati potenziali più grandi del mondo, anche e specialmente per l'agroalimentare Made in Italy. Tuttavia, non solo ci sono stati problemi negli anni per cause politiche, quindi alcuni prodotti, spesso e volentieri, non possono essere importati, ma questo problema spesso produce anche dell'Italian Sounding "Interno". Ad esempio, c'è chi fa il Parmigiano Russo. Non esportabile fuori, ma venduto in Russia come Parmigiano. Un enorme danno anche d'immagine.
Le uova sono tra gli ingredienti più utilizzati al mondo per un gran numero di ricette. Anche nel Made in Italy, dal punto di vista delle ricette, le uova sono al centro dell'attenzione. Spesso si ricercano uova fresche nei piccoli negozi di paese, nei negozi specializzati nelle grandi città o nei mercati a chilometro zero. Tuttavia, questa tipologia di vendita al dettaglio è possibile non solo esclusivamente per i grandi produttori (negozietto di paese a parte), ma è sempre più osteggiata dalle grandi catene e dalle uova prodotte "in serie".
Si è iniziato da qualcosa di semplice, come lo zucchero. Poi anche il sale, che in dosi eccessive fa male. I conservanti sono state le vittime successive, troppi e non naturali. I grassi saturi ci hanno lasciato dopo di loro, forse è un bene e forse un male, fin od arrivare all'Olio di Palma, ingrediente semplicemente colpito da pessima pubblicità. Oggi la scelta di cibi "senza" qualcosa si è diffusa ancora di più, facendo diventare di moda, anche per chi non è intollerante, cibi senza lieviti, cibi senza lattosio o cibi senza glutine.
Ma perchè?
La tecnologia si sta sviluppando sempre più rapidemente anche in campo agroalimentare. Sia perchè ci sono le possibilità sia perchè sul pianeta siamo sempre di più e il cibo è sempre meno. Questo sia dal punto di vista tecnico che di mercato, dato che il mercato potenziale per il Made in Italy è almeno di 150 miliardi di euro, ma noi esportiamo per appena 50 miliardi, giusto per fare un esempio. Come si risolve la situazione? Con insetti, carne artificiale identica a quella originale, bottiglie di plastica commestibili etc.
Il Canada è una delle nazioni in cui il Made in Italy agroalimentare ha successo, specialmente dopo la firma degli accordi con l'Unione Europea. Si tratta, oltretutto, per quanto grande in proporzione, di un mercato attualmente molto piccolo, in quanto solo al venticinquesio posto tra i top export per il Made in Italy.
A livello enogastronomico, oltre che avere successo nell'Export, l'Italia è la prima meta per turismo gastronomico a livello mondiale. Addirittura, secondo uno studio, il 59% dei turisti che sono venuti in Italia e hanno assaggiato del cibo italiano, una volta tornati nei loro paesei, continuano a comprare cibi itliani.
La domanda, quindi, è: non è possibile sfruttare questo trend per spingere il Made in Italy nel mondo?
Nonostante l'Iran abbia un'antichissima cultura gastronomica (che si fa risalire al IV secolo a.C., adirittura) e sia il maggior esportatore mondiale di due alimenti " di lusso" come il Caviale Almas (venduto a 27.500 € al Kg.) e lo zafferano (venduto a 55 € al grammo, il Made in Italy sta diventando un'attrazione anche per questo mercato.
Nonostante l'Italia abbia il più gran numero di prodotti IGP e Dop e il prodotto agroalimentare del nostro Paese sia il più desiderato al mondo, siamo solo al quinto posto per quanto riguarda le esportazioni. Una situazione abbastanza strana, dovuta, tuttavia, alla storia del nostro paese e ad iverse motivazioni che danneggiano il mercato italiano dell'export.
L'Export agroalimentare Made in Italy è ricercato all'estero, dove c'è molta domanda, ma pochissima offerta, in quanto i prodotti italiani sono difficili da trovare. E non si tratta di un problema di mancanza di possibilità, in quanto in molte grandi città del pianeta i mercati agroalimentari sono pieni di materie prime per la cucina cinese o per quella Giapponese. Perchè la cucina italiana non è riuscita ad imporsi in questo modo?
Vuoi per l'alto costo dei prodotti Made in Italy, vuoi per modalità di "contraffazione" che puntano sul marketing e non sull'illegalità, vuoi (fattore molto grave) sulla disorganizzazione delle piccole e medie aziende di settore italiane, il Made in Italy è tra i più contraffatti marchi agroalimentari tipici del mondo, ma quali sono i prodotti agroalimentari italiani maggiormente contraffatti all'estero? Presto detto: Parmiggiano Reggiano; Mozzarella di bufala; Prosecco; Pecorino; Gorgonzola; Grana Padano; Prosciutto San
Gli Stati Uniti d’America sono uno dei maggiori mercati per i prodotti agroalimentari Made in Italy e, di conseguenza, pensare di esportare negli USA potrebbe essere un ottimo punto di partenza, anche grazie alla vastità del mercato. Ovviamente non dovete muovervi a caso, ma pianificare, organizzare e soprattutto pensare che, oggigiorno, l'export ha molte più opzioni, come l'online, rispetto a decenni fa.
Il grande successo e la grande richiesta dei prodotti agroalimentari Made in Italy nel mondo sembrano non trovare completamente pronte le aziende che dovrebbero rispondere a queste richieste del mercato. Delle numerose aziende italiane che potrebbero esportare ad alti livelli, infatti, solamente il 25% di queste è presente efficacemente all'estero, il che provoca sia mancati guadagni che la nascita e la proliferazione di prodotti falsi o figli dell'Italian Sounding.
In Italia ci sono oltre quasi 2000 di varietà di mele, poco meno della metà di tutte le varietà al mondo, e l'Italia ha anche 4 delle tipologie di mele che, insieme ad altre 4, comprendono il 90% del mercato mondiale. Di conseguenza, in italia sono prodotte ogni anno 2,2 milioni di tonnellate di mele, del quale 1 è esportato.
Il Made in Country Index è l’indice per la reputazione dei prodotti provenienti da determinati Paesi del mondo, stilato in base a 49 Paesi globali e a quelli dell'Unione Europea. Si tratta di uno studio su decine di migliaia di persone nel mondo sulla percezione dei prodotti, calcolato in base alla media ponderata delle valutazioni, dove 100 indica il primi posto nelal graduatoria. In questa classifica, il Made in Italy è piazzato settimo.
Cioccolato italiano e export, un matrimonio che funziona da tempo e che sembra non conoscere crisi. Perché nessuno al mondo ha la stessa abilità dei nostri produttori di lavorare la materia prima e di trasformarla in prodotto finito da destinare al pubblico ed è un primato che tutto il mondo ci riconosce.
L'Italia infatti anche secondo le ultime stime di settore è il leader di mercato nel settore comprendente il cioccolato e i lavorati a base di cacao in molti Paesi, a cominciare dalla Cina che importa un volume importante di merce in questo settore. Ma ci sono altre nazioni come l’Arabia Saudita (per una valore pari a quasi 45 milioni di euro), l’Australia con un export pari a 38 milioni, oltre alla Germania, agli Stati Uniti, alla Francia e ad Israele in cima alla lista di quelli più raggiunti dal cioccolato italiano, con una crescita anno dopo anno che sfiora il 4% in più rispetto alla stagione precedente.
Confartigianato stima che nel 2018 siano almeno 390 le imprese, grandi, medie o a conduzione familiare, che in Italia sono specializzate esclusivamente nella lavorazione del cacao e nella produzione di prodotti di eccellenza con base al cioccolato, dalle barrette alle praline passando per le uova, le creme spalmabili e molto altro.
A tutte loro si rivolge la proposta di Italianprice.com che può aiutare le imprese italiano, di ogni ordine a grado, a crescere nel loro rapporto con l'export di cioccolato verso l'estero. Siamo in grado di creare i giusti contatti, di creare rapporti commerciali solidi, di mettere in evidenza assoluta i prodotti con una vetrina virtuale sul web che diventi vera promozione.
Sono moltissime le possibilità per chi ha investito nel cioccolato o sta pensando di farlo. Puntando sulla qualità delle materie prime il successo è assicurato, perché i mercati esteri rispondono sempre bene alle sollecitazioni che arrivano dai nostri produttori di settore. In più ci sono anche strade nuove da esplorare rispetto al passato, come i prodotti esclusivamente biologici, il cioccolato vegano, il cioccolato senza glutine e molto altro.
Per tutto questo Italianprice.com è il partner più affidabile ed esperto al quale affidarsi, cominciando un cammino insieme che ci porterà lontano.
La mappa del Made in Italy nel mondo è uno strumento realizzato dalla Camera di Commercio di MIlano allo scopo di combattere l'Italian Sounding e di potenziare e aiutare ulteriormente lo sviluppo dell'export dei prodotti food&wine italiani.
Centianaia di milioni di persone intorno al mondo, ogni giorno, comprano, cucinano e mangiano cibo italiano. Un mercato che potenzialmente vale oltre 150 miliardi di euro, ma del quale solo poco più del 35% è originale. I restanti quasi 2/3 sono prodotti nati dall'Italian Soundin, ossia da quella manovra di marketing ingannevole che fa apparire prodotti italiani anche prodotti che non lo sono.